È stata inaugurata questa mattina nel rifugio De Amicis, alla presenza del sindaco Sean Wheeler e del vicesindaco Sebastiano Sassu, la mostra "I colori dell'olocausto", realizzata dalle classi terze della scuola secondaria di primo grado del plesso "Brunelleschi".
Presenti all'evento anche la dirigente dell'istituto comprensivo n. 1, Annarita Pintadu, e i docenti delle classi terze che hanno promosso il progetto. In occasione della Giornata della Memoria gli studenti hanno voluto ricordare tutti coloro che persero la vita nei lager nazisti, uomini e donne ritenuti colpevoli per il solo fatto di appartenere a etnie, religioni o orientamenti sessuali differenti rispetto a quelli contemplati dall'ideologia del nazifascismo.
Quindici milioni di persone furono uccise nei campi di concentramento dopo essere state classificate secondo un sistema di identificazione basato sui colori: il verde per i criminali comuni, il rosa per gli omosessuali, il nero per gli asociali, il viola per i testimoni di Geova, il blu per gli apolidi, il rosso per i prigionieri politici, il marrone per Rom e Sinti, il giallo per gli Ebrei.
Una classificazione recuperata in uno dei tanti campi di concentramento, quello di Mauthausen, ed esposta nel Rifugio De Amicis dagli alunni, assieme ai significativi disegni e testi realizzati sulla base del libro "Siamo tutti uomini" e sul modello della graphic novel. La mostra resterà aperta sino al 30 gennaio, dalle 16.30 alle 19. Dal 31 gennaio l'allestimento permanente sarà trasferito nel plesso scolastico di via Brunelleschi.