All’indomani del passaggio della centrale di Fiume Santo dal gruppo tedesco E-On ai cechi di EPH, il consigliere Alessandro Carta chiede al Sindaco ed alla Giunta un’immediata presa di posizione politico-amministrativa “affinché il nostro territorio non sia più terra di conquista per le grandi multinazionali come accaduto in passato”.
In particolare, il consigliere Carta rivolge l’attenzione sul trasferimento da parte della EPH della propria sede legale a Roma. Sottolineandone l’assoluta intollerabilità, ritiene “necessaria ed improrogabile una presa di posizione di assoluta fermezza, volta a far valere il diritto per il quale la sede legale di una grande multinazionale deve essere stabilita nel territorio nel quale si generano enormi profitti”, considerato il significativo incremento del gettito fiscale che ne deriverebbe.
Proprio su tale punto, Carta chiede impegno da parte dell’Amministrazione affinché, assieme a tutte le rappresentanze istituzionali del territorio compreso nel triangolo industriale corrispondente al CIP, si ottenga l’immediato trasferimento della sede legale della società Fiumesanto Spa.